Pedalare d’inverno: Bicicletta, Neve e Montagna

Nel silenzio, nella solitudine, fino alla cima, dove la nebbia non arriva

E chi lo dice che in inverno fa troppo freddo per pedalare? Un paio di guanti, pantaloncini termici e giacchetta resistente alle basse temperature sono tutto quello che serve per godersi un bel giro in bicicletta anche quando la neve arriva a bassa quota.

E di neve a Verona quest’anno ce n’è stata! Non solo sulle montagne, ma anche sui colli della Valpolicella e del Soave, fino a ricoprire i campi e le strade di Verona. Pedalare circondati dalla neve è un’esperienza entusiasmante: tutti i suoni sembrano attutirsi contro la neve, gli unici rumori provengono dal movimento delle ruote e dal respiro affannato mentre si pedala in salita, mentre tutto intorno è colorato di bianco, puro e immobile. E soprattutto, non c’è nessuno in giro.

Pedalare in collina regala degli scorci inusuali sui vigneti imbiancati e sull’infinito orizzonte bianco della pianura, ma è la montagna quella che regala più soddisfazioni. Tra le uscite in bicicletta più belle, quella sul Monte Baldo è stata la più sorprendente: la nebbia avvolgeva tutto nella triste pianura, ma è bastato salire di qualche centinaio di metri per ritrovare il sole, la neve e la sensazione di essere in cima al mondo. Una fetta di torta in rifugio ha suggellato una giornata quasi perfetta: peccato solo che per tornare ho dovuto rituffarmi nella nebbia.

La scalata sui Monti Lessini, l’altopiano silenzioso di Verona, è invece quella che più mi è rimasta nel cuore: nonostante le mille pedalate su questi monti, la loro vista con la neve mi ha emozionato. Le tipiche case in pietra con i tetti carichi di neve, le morbide alture imbiancate che assomigliano a tanti grandi panettoni, il silenzio e la cioccolata calda. E la bicicletta, che come sempre rende tutto più bello.

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