Pista ciclabile, Dolcè – Verona: piccoli cicloturisti crescono

Brevissimi itinerari per famiglie

Nino, a tre anni, con il nonno, è salito su una piccola bicicletta senza rotelline con la pedalata morbida come burro caldo, ed è partito. Il nonno correva dietro il ciclista novello per dare ogni tanto una raddrizzata alla traiettoria. Nino ha fatto due giri della piazzetta, poi ne ha fatti cinquanta. E a quel punto il nonno guardava e filmava.

Dopo la pedalata bisogna imparare a frenare, a frenare in tempo, a frenare su gentile richiesta dei genitori che da lontano gridano a pieni polmoni. Bisogna imparare l’equilibrio sui sassi della strada bianca e imparare a tenere il manubrio in discesa (buttarsi giù dalla bici per fermarsi può andare bene ma solo le prime volte). Anche cimentarsi nell’arte del rallentare è un ottimo esercizio.

Tu vai sul marciapiede con la tua bici io ti sto di fianco in strada con la mia.
No, non è ancora il momento per te di pedalare dove ci sono le macchine (sei basso, non ti vedono!).
Il casco con gli animali ti sta una meraviglia.

Percorrere la tratta casa–asilo è stata una soddisfazione, abbiamo cercato quindi itinerari brevissimi dove poter lasciare Nino sul sellino in sicurezza. Piccoli cicloturisti crescono.
Il treno ti permette di fare un giro circolare, e in più i bambini adorano i treni.
Ecco il programma: Verona>Dolcè, corsa regionale; Dolcè>Verona in bicicletta, 36 chilometri circa.

La giornata era bigia ma calda; non siamo partiti all’alba e i ciclisti erano pochi; l’asfalto della ciclabile era ben tirato e in leggera pendenza, e Nino si è lanciato entusiasta con la sua mini bicicletta, a cento pedalate al minuto. Abbiamo apprezzato gli spruzzini che a ritmo regolare bagnavano prima i meli e poi i passanti. Ci siamo fermati e ci siamo fatti qualche giro sotto l’impianto di irrigazione. Seconda fermata, i fichi. Terza, merendina.

Subito dopo il paese di Ceraino, la ciclabile segue la sponda dell’Adige con un tratto panciuto e, dove il passaggio tra le rocce si stringe, si pedala tra la statale e l’acqua. A Volargne ci si ritrova tra le strade di paese e, prima di ritornare su una ciclabile, ci aspettano un paio di chilometri di salita. Raggiunto il canale Biffis, montiamo sulla Ciclopista del Sole e da lì tutto dritto: Bussolengo, Chievo, Verona.

Penso che Nino abbia pedalato 7 km, tra una storiella, una gara, un dolcetto energizzante; tra una pausa e l’altra. Poi abbiamo caricato la biciclettina sulla bici (nonostante la modesta dimensione ha un peso specifico importante ed un certo ingombro) e Nino sul seggiolino.

Lui, affaticato e soddisfatto, si è addormentato in un secondo.

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